mercoledì 10 aprile 2013

För, för, för...

Il vocabolario svedese ha una particolarità noiosa che rende il suo apprendimento più lento e difficile: l'onnipresenza di tre letterine: f-ö-r. Oltre alla parolina för, che già di per sé può avere diversi significati, c'è una quantità incredibile di parole che cominciano con il prefisso för-. Nel mio dizionario svedese-italiano più di venti pagine sono dedicate a parole che cominciano con för-.

In questo periodo sto leggendo una biografia di Freddie Mercury in svedese, e mi ritrovo a dover cercare la stessa parola nel dizionario svariate volte, perché essendo simili tra loro ho più difficoltà a ricordarmele. (Non che normalmente me le ricordi subito le parole...) Ecco "qualche" esempio:

förbannad - incavolato
förbluffande - stupefacente
förbryllande - sconcertante
förfärad - terrificato
förhålla sig - comportarsi
förklädd - camuffato
förlust - perdita
förmoda - supporre
förmögenhet - proprietà
förrådd - tradito
försynt - modesto
förtjust - entusiasta
förtränga - opprimere
...e l'apoteosi del 'för': förföra - sedurre

Insomma, mediamente ogni due pagine c'è una nuova parola che comincia con för-, e che dovrei ricordare...

Anche la parolina för può avere diverse funzioni. Innanzitutto è una preposizione. L'equivalente del for inglese. För Guds skull! Per amor di Dio! Det är svårt för mig att förstå. Mi risulta difficile capire. Poi può essere anche un avverbio e significare 'troppo'. Det är för kallt här ute. Fa troppo freddo qui fuori. Inoltre, può essere anche una congiunzione. In tal caso vuol dire 'poiché, perché'. Jag arbetar inte idag, för jag är på semester. Non lavoro oggi, perché sono in ferie. (Affermazione falsa, purtroppo.) E non finisce qui. För è anche un verbo, coniugato al presente, e significa 'conduce, guida'. Infine, può essere un sostantivo e significare 'prua'. Manca qualche altra classe di parola?

(Immagine da qui)

Poi c'è anche la parolina före, anch'essa con molteplice funzione: preposizione - avverbio - prefisso. Come preposizione significa 'prima di' o 'davanti a'. Några dagar före påsk. Qualche giorno prima di Pasqua. Come avverbio vuol dire 'avanti, prima'. Klockan går före. L'orologio va avanti. Con due r, invece, diventa 'precedentemente'. Jag har aldrig sett honom förr. Non l'ho mai visto prima. Förr eller senare. Prima o poi. Se poi ci aggiungi una a, förra, significa 'scorso, passato'. Förra året. Lo scorso anno. Ma tornando a före, come detto sopra, può essere anche un prefisso. Alcuni esempi:
förebild - esempio (nel senso di modello)
föredrag - conferenza (mentre fördrag è 'trattato')
föreläsa - tenere una lezione
föreslå - proporre (mentre förslå è 'bastare', e 'proposta' si dice förslag senza la e)
föreställning - spettacolo

Come potete vedere, come nel caso delle parole con prefisso för-, i significati degli esempi riportati c'entrano poco l'uno dall'altro. A volte basta una letterina per cambiare completamente il significato. Per citare altri esempi simpatici:
förefalla - sembrare; förfalla - decadere
föregå - precedere; förgå - trascorrere
förestå - dirigere; förstå - capire
förbjuda - proibire; förebud - presagio
ecc., ecc., ecc.

Ecco. Mi sono approfittata del blog per ripassare un po' di parole svedesi. :)

giovedì 4 aprile 2013

L'etimologia di Pasqua

Alla faccia della mia promessa di novembre, presto ho abbandonato l'idea dei post etimologici-comparati. Cioè, in realtà, non è stata l'idea ad essere abbandonata ma la sua realizzazione. Per gli stessi motivi per cui ho un po' abbandonato il blog in generale. Na de sebaj, direbbe un ungherese (che significa circa 'però nessun problema'), non è mai tardi per recuperare. Allora colgo l'occasione della recente festa per raccontarvi l'origine di una parola: della Pasqua, appunto. Il nome di questa festività è simile in italiano (Pasqua) e svedese (Påsk), di radice comune, è però molto diverso in inglese (Easter) e ungherese (Húsvét), il che mi ha incuriosita e spinta ad approfondire.



Pasqua e Påsk derivano dall'aramaico pasha! Trasmesso alle lingue europee dall'ebraico, attraverso il greco, quindi un bel viaggio lungo. La parola significa 'passaggio'. L'ebraico pesach è una festa che commemora la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù egiziana. Passaggio, quindi, nel senso concreto, con riferimento all'uscita dall'Egitto grazie a Mosé. Nel cristianesimo divenne la festività che tutti conoscete bene. E' la celebrazione della resurrezione di Gesù e, quindi, passaggio in un senso spirituale dalla vita terrena alla terra promessa del cielo. Lo svedese, insieme alle altre lingue scandinave, ma al contrario del tedesco e dell'inglese, ha preso la parola dal latino, o comunque da una delle lingue latine.

In ungherese la parola húsvét è legata alla festività cristiana, ma non sta ad indicare un concetto spirituale come la resurrezione o altre cose simili. Ha un significato molto più "terra-terra". Vuol dire letteralmente (ri)presa (vét) della carne (hús), cioè il fatto di tornare a mangiare la carne dopo un lungo periodo di digiuno che precede la Pasqua. Ormai gli ungheresi non ci pensano più, essendo una parola abbastanza corta, è facile non rendersi conto del suo significato originale. Mostra una certa pragmaticità rispetto alla parola italiana che invece ha un significato spirituale. Si dice che húsvét sia una traduzione dalle lingue slave meridionali (la Slovenia e la Croazia oltre ad essere paesi confinanti, furono parte dell'Impero austro-ungarico per secoli).

Infine, Easter è un'antica parola inglese, di origine pagana. Eastre è il nome di una dea che veniva celebrata il giorno dell'equinozio di primavera. Easter a sua volta deriva dal proto-germanico Austron. Insomma, una parola germanica che non ha niente a che vedere con l'aramaico pasha o l'ebraico pesach.

Trovo molto affascinante come l'etimologia possa aiutare a capire la nostra storia e trovare le nostre radici. L'origine della parola 'Pasqua' mostra chiaramente che alcune festività pagane ed ebraiche sono state trasformate in festività cristiane successivamente. Di questa "cristianizzazione" delle feste hanno scritto in molti, quindi io mi limito a riportare qualche link per chi ha voglia di approfondire: