sabato 10 dicembre 2011

Comprare una macchina (usata) in Svezia

Forse vi ricordate il post sulla ricerca di una nuova macchina e i precedenti. L'abbiamo trovata! Alla fine non è una di quelle tre su cui avevo chiesto il vostro consiglio (e non ne ho ricevuto nessuno), ma una quarta. E' una C3 superaccessoriata del 2009 con soltanto 11 mila km. Siccome è stata la prima volta che ho comprato una macchina in Svezia (dopo una lunga procedura di registrazione della mia macchina ungherese distrutta da quel *!y%<@ vecchietto un tranquillo sabato pomeriggio), ho avuto anche l'occasione di scoprire come funziona il mercato svedese dell'usato... E per tutti i fastidi avuti con le procedure legate all'immigrazione e al personnummer, ti rifai con l'efficienza e la semplicità delle procedure in altri ambiti, come la compravendita delle auto.

La nostra nuova macchinina sotto la prima nevicata dell'anno, 
mercoledì scorso

Come avevo già menzionato, abbiamo usato il mitico Blocket.se che è anche un ottimo strumento per una ricerca di mercato. Salta subito all'occhio la dominanza della Volvo, marchio svedese per eccellenza. Nella nostra regione su 5 mila macchine in vendita più di 800 sono Volvo. Questo significa quasi un quinto del mercato. Un po' meno popolare l'altra marca svedese, la Saab (con 300 macchine in vendita nella regione di Örebro). L'altra cosa più evidente è la predominanza delle macchine di grossa cilindrata. Questo si capisce subito anche semplicemente guardandosi intorno. Per dirla con i numeri, di queste 5000 macchine in vendita soltanto 270 hanno meno di 80 cavalli! Qui certo lo spazio non manca, ma io ho sempre avuto una certa avversione nei confronti delle macchine grosse che mi sembrano più dei treni che delle macchine...

Presa dalla curiosità, esaminando il database di questo sito, ho scoperto che in un mio post scritto un anno fa avevo torto. Scrivendo che qui la macchina non è uno status symbol (che è forse vero), ho anche scritto che si vedono poche Mercedes in giro. Insomma, questo non è vero. Ce ne sono tantissime. Dopo la Volvo e la Volkswagen è la marca più venduta, ha lo stesso share di mercato della Saab, almeno nella nostra regione. Dunque le macchine tedesche sono quelle più popolari, la BMW segue quasi di pari passo la Mercedes, mentre la Opel è un po' indietro. Poi vengono la Ford, le macchine giapponesi (Toyota, Hyundai, Mitsubishi e Nissan) e quelle francesi (Peugeot e Renault prima di tutte). Pochissime Fiat e, stranamente, pochissime Alfa Romeo. E, nonostante sia una marca giapponese, poche Suzuki. Siccome la nostra macchinina distrutta era una Suzuki Swift (che del resto si fabbrica in Ungheria, quindi nel mio paese è parecchio venduta), ho notato subito che sarebbe stato difficile trovarne un'altra uguale. Allora durante una visita a un concessionario di Citroen che vendeva anche Suzuki ho chiesto al venditore come mai ci fossero così poche Suzuki in giro. La risposta era che è perché la Suzuki non produce macchine di grossa cilindrata, quindi non è molto conosciuta in Svezia... E' evidente che qui la Smart serve a ben poco, ma non vedo neanche tutta questa esigenza di macchine grosse... Allo stesso tempo immagino che nella capitale il discorso cambi. Magari la prossima volta che andiamo a Stoccolma ci farò più caso.

Detto questo volevo raccontarvi delle procedure burocratiche da seguire per acquistare una macchina usata. In realtà c'è poco da raccontare. La cosa è semplicissima e velocissima. Abbiamo scelto la macchina e il giorno dopo è stata nostra. L'abbiamo pagata con carta di credito e il concessionario ci ha sistemato l'assicurazione entrando nel database delle compagnie di assicurazione con una propria password, in modo che l'assicurazione fosse subito valida e potessimo subito circolare. Dopo una settimana ci sono arrivati a casa due bollettini da pagare: uno dell'assicurazione e uno per il bollo.

Infine, un'ultima cosa assolutamente da raccontare che ci ha entusiasmato: l'incredibile trasparenza dell burocrazia svedese. Si sa che questo è un paese trasparente, ma continua a sorprenderci, perché non si finisce mai di scoprire fino a che punto. Sul sito del Transportstyrelsen, l'autorità responsabile dei trasporti, sono reperibili tutti i dati di tutte le macchine immatricolate in Svezia. In base al numero della targa puoi accedere (qui) a dati come nome e cognome del proprietario, anno di produzione e di immatricolazione, caratteristiche tecniche (a volte perfino il consumo medio), data dell'ultima revisione, costo del bollo e il numero dei proprietari precedenti. Per fax si può richiedere anche i dati degli ultimi due proprietari precedenti a quello attuale. Così abbiamo fatto noi con tutte le macchine potenzialmente interessanti che siamo andati a provare.


La canzone ungherese in appendice

Dopo alcune canzoni tristi è arrivato il momento di farvi sentire anche una allegra, se no pensate che gli ungheresi sanno fare soltanto musica lagnosa... :) I Beatrice (leggasi come in italiano), una rockband degli anni Ottanta, hanno una canzone molto simpatica che si è soliti urlare cantare in coro alle feste studentesche. E' una specie di "anti-canzoned'amore". Vi traduco il testo, così capite perché.

Ah dimenticavo... pure i Beatrice furono bannati dal regime, tanto per cambiare.

Beatrice - Azok a boldog szép napok

 Quei bei giorni felici

Ormai è solo un ricordo
Quando ancora non c'eri.
Quelle erano le estati vere,
Il tempo vola così veloce.

Quando non sei qui con me,
Mi prende la paura.
Mi sveglio a ogni minimo rumore,
Perché credo che tu sia tornata.

Tu non lo senti,
Non conosci il tormento
Di quando ti fermi per la notte,
E la speranza sogna la solitudine.

Appena arrivi diventa autunno,
E poi ad un tratto inverno,
La terra e il mondo cambiano,
Il vento soffia neve.

Addio bei giorni felici!
Non sai quanto è bello senza di te.
Addio bei giorni felici!
Non sai quanto è bello senza di te.

E' ormai solo un ricordo
Quando non c'eri ancora.
Quelle erano le estati vere,
Il tempo vola così veloce.

Il momento più bello è quando ci salutiamo,
E tu sali sul treno,
Con le lacrime agli occhi penso:
Speriamo che non lo perda!

Addio bei giorni felici!
Non sai quanto è bello senza di te.
Addio bei giorni felici!
Non sai quanto è bello senza di te.

Per il testo in ungherese vedete qui.

10 commenti:

Bad Grass ha detto...

A Stoccolma, il "caso" automobilistico per eccellenza è senza ombra di dubbio la Toyota Prius. Oltre ad essere l'auto più popolare tra i tassisti, è anche diffusissima tra i privati. Tempo fa calcolai che un'auto su venti è una Prius. Io la trovo molto brutta, ma probabilmente la sua alimentazione ibrida è talmente buona da aver convinto un numero impressionante di Stoccolmesi a comprarla, benché non sia molto economica.

Anonimo ha detto...

Considera anche che a Stoccolma le auto elettriche non pagano la tassa di congestione per entrare uscire dalla capitale. Comunque anche qui le auto di grossa cilindrata spopolano, gli svedesi amano gli status symbol come (e forse più) degli italiani. Ma non lo danno a vedere ;)

La burocrazia per auto funziona molto bene, in genere un ottimo servizio.

Giulia ha detto...

Ho una mia teoria del perché gli svedesi preferiscano le auto grandi. È perché non ne hanno bisogno in città. Anche noi da quando siamo qui, prendiamo l'auto molto raramente, quindi niente problemi di agilità nel traffico o di parcheggi impossibili - io ho disimparato a parcheggiare :(.
Alla fine l'auto serve solo per fare la spesa grossa o per una gita, situazioni in cui lo spazio fa comodo. Se ci aggiungi che gli svedesi amano il bricolage e hanno bisogno dello spazio per trasportare il materiale, si spiega non solo perché a maggior parte delle auto siano station wagon, ma anche perché abbiano quasi tutte il gancio per il rimorchio!

Kata ha detto...

@Bad Grass: davvero? qui a Örebro non l'ho notato. Magari cercherò di farci caso. Mi sembrano invece decisamente tante le BMW e le Mercedes.

@gattosolitario: ma come fanno a non darlo a vedere se è uno status symbol?

@Giulia: io invece la uso tutti i giorni. All'inizio dell'autunno andavamo in bici, ma ormai fa troppo freddo e quest'anno è pure piovuto un sacco. Gli autobus invece sono ben organizzati e gli orari sono affidabili, ma fuori dalle ore di punta non sono frequentissimi e comunque non ho un bus diretto da casa al lavoro, quindi non è molto comodo. Tutti i parcheggi (grossi) dell'università sono strapieni tutti i giorni, quindi da questo deduco che qui a Örebro invece molta gente usi la macchina...

Giulia ha detto...

Anche da me il parcheggio del personale è sempre pieno d'inverno ma, da quello che sento, vengono in macchina sopratutto quelli che abitano nei quartieri più periferici per cui i collegamenti non sono comodi o quelli che stanno in campagna. Ma chi lavora o abita in centro non è costretto a prendere la macchina tutti i giorni, per cui non ha bisogno di una piccola utilitaria che risolve i probemi di traffico e di parcheggio.
Voglio dire, se ogni sera devi affrontare gli ingorghi di una città italiana, te la cavi meglio con una 500 che con una Volvo, ma se vivi in quartierino svedese e non hai mai visto un vero ingorgo, ti prendi la Volvo, così quando ti serve lo spazio per spesa, barbeque, tenda, sacchi a pelo, pupi e cane, ce l'hai :D (vedi "due cuori e una Volvo", di Fiammetta).

Sulla questione status symbol. Anche secondo me è come dice Gatto, ci sono certe auto che fanno "figo": grosse Audi, Mercedes, BMW, soprattutto gli ultimi modelli, le vedi parcheggiate davanti alle villette più belle. Però anche la famiglia di operai ha spesso un'auto grande come la Volvo, magari usata e un po' scalcagnata, mentre magari in Italia ti aspetti più un'utilitaria o una media. Secondo me in Italia ci si vergogna a farsi vedere con la macchina scalcagnata, fa troppo "povero" e si preferisce comprarne una magari più piccola ma dall'aspetto più curato. Poi certo la si prende piccola anche per consumare meno e risparmiare, visto che in molti posti i mezzi pubblici funzionano male e quindi bisogna usarla tutti i giorni. Qui invece, girando per quei quartieri di villette Svensson tutte uguali, al sabato, si vedono parecchie persone intente a ripararsi l'auto da sé, magari auto vecchie di 15 anni e tutte scrostate ma che si tengono da conto. Avete visto Biltema, il grande negozio di ricambi auto?

Bad Grass ha detto...

@Kata: giuro giuro! :-) In effetti, mi sembr adi vederne di meno, ora che sono a Borlänge.

@gattosolitario: ah non lo sapevo! Ma, che tu sappia, è una tassa consistente? Io non ho mai guidato auto che non fossero a noleggio, a Stoccolma e, fin'ora, non mi è arrivato niente da pagare... Forse è incluso nella tariffa dell'autonoleggio, forse loro sono esentati, non lo so.

Anonimo ha detto...

É uno status symbol perché la macchinona la hai, ci giri dentro... ma non ne parli apertamente come si fa in Italia. Ovvero tutti ti guardano dietro le finestre qui, ma semplicemente non te lo dicono in faccia. Andare in giro con una bella macchina é simbolo di ricchezza. Che qui molti vogliono, ma la cosa socialmente accettata é di "non farlo vedere". Basta dire in che quartiere vivi e già si capisce ;)

Qui a Stoccolma moltissimi si muovono con l'auto. Se vivi fuori cittá e lavori fuori i mezzi pubblici funzionano così così, ma ci vuole tantissimo quando in auto ci metti spesso molto di meno. Inoltre quasi tutte le aziende hanno i parcheggi. Se invece lavori in città allora l'auto non ti serve per nulla. Ma vi assicuro che in orario di punta le strade fuori Stoccolma sono intasatissime, ci si muove a stento. Le poche volte che vado in ufficio (che si trova abbastanza fuori), non mi metto proprio in auto prima delle 18:30 quando sono tutti a cena, altrimenti rimango bloccato un'ora per fare 15km.

Badgrass: il pedaggio dipende dagli orari, varia da 25 a 10 SEK a passaggio, puoi vedere su internet cercando trängselskatt.

Angyalka ha detto...

Canzone fantastica!!! :D

Bad Grass ha detto...

@gatto: verissimo, le strade che portano alla periferia di Stoccolma (io conosco bene quella Nord), nelle ore di punta, si popolano di lunghissime code di auto quasi ferme.

Kata ha detto...

@Giulia: non so quanta gente abiti vicino al lavoro o in centro, credo che sia comunque una minoranza. Certamente gli svedesi la macchina grossa se la possono permettere da tutti i punti di vista, solo che a me non piacciono. Ma forse un giorno ne avrò bisogno anch'io. Comunque sono soprattutto i SUV che non sopporto, in Italia o in Svezia che sia... Mi piace invece che molti svedesi hanno una macchina vecchia "scassata" (una vecchia Volvo nel 99% dei casi), e che se ne prendano cura.

@Gattosolitario: Stoccolma è sicuramente tutta un'altra storia.

@Angyalka: Vero? ;)