martedì 17 aprile 2012

Primavera buffona

Si sa. Aprile è pazzerello. La natura scandinava però prende questo detto fin troppo sul serio. Ci ha fatto pure il pesce d'aprile! Dopo due settimane che sembrava quasi (e ripeto: quasi) primavera, il 1 aprile ha nevicato tutto il giorno. Il 2 aprile si è già sciolta tutta. Come se lo avesse fatto apposta. Poi la replica il Venerdì Santo. Giusto nel caso in cui non avessimo capito il concetto che ci sta prendendo per i fondelli. Gli piace così tanto questa saggezza popolare che la estende a tutta la primavera. Qui da marzo a maggio ogni mattina è una sorpresa. Che tempo farà oggi? Sole e 20 gradi o bufera di neve e meno 5? Uno ci prende quasi gusto.

Sabato siamo partiti per l'Italia. Per me è stata proprio una toccata e fuga, stamani sono rientrata. Dopo giorni di pioggia ininterrotta (come in tutta Europa, del resto), il giorno della partenza è finalmente una bella giornata di sole. Non fa caldo, ma almeno non c'è quella cappa deprimente sopra la nostra testa. Da internet apprendiamo invece che a Stoccolma e dintorni nevica. Per fortuna all'aeroporto di Skavsta (80 km da Stoccolma) di neve neanche l'ombra. Meno male.

Pesce d'aprile alla svedese

Stamani il rientro dall'Italia. In questi giorni ho visto davvero di tutti i colori. In Italia pioggia e sole si alternano. Stamattina, nel momento del decollo per fortuna niente pioggia, anzi, il cielo è semi-aperto. A circa metà volo il capitano annuncia che al nostro arrivo, surprise, troveremo la neve. Attimo di sconforto generale tra i passeggeri. Pure tra quelli svedesi. La delusione si respira nell'aria. Per me: attimo di panico. Abbiamo già cambiato le gomme! Speriamo bene... Infatti, appena sbucati dalle nuvole si vede tutto il paesaggio innevato. Scesa dall'aereo corro subito alla macchina, la ritrovo ricoperta da un sottile strato di neve. La pulisco e parto, nella speranza di trovare le strade pulite. In effetti, basta allontanarsi poco dall'aeroporto verso ovest e la neve gradualmente sparisce tutta. Arrivo a Örebro che splende il sole. Quasi riscalda (e ripeto: quasi). Passo da casa, faccio la doccia e mi riposo un po', e poi vado all'università. In queste due ore di riposo riesco pure a collezionare una nuova multa sotto casa. Ormai la quinta. Smetterò di contarle. Imparerò il codice della strada a forza di multe. Uffa! Lasciamo perdere... Non faccio in tempo ad arrivare al campus che si mette a grandinare. Grandini da un discreto spessore. Poveri ciclisti! Un'ora dopo dalla mia stanza vedo che la grandinata si trasforma in pioggia e poi smette. Di nuovo splende il sole. Il 17 aprile 2012 passerà nella storia (svedese) come la dimostrazione scientifica di una saggezza popolare. (Oltre che è il compleanno di due mie carissime amiche. Auguri S e M!)

Speriamo che, oltre ad essere una buffona, Madre Natura svedese sia anche pietosa e per quando torna il Marito lo aspetti in pompa magna. Considerando che torna dopodomani, la vedo difficile. Ma si sa. Aprile è pazzerello ed imprevedibile. E la Signora può essere anche di gran stile.

Non c'entra niente ma la adoro:

U2 - Stay (Faraway, So Close)


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