La prossima settimana mi trasferisco. Ormai è fatto. Devo partire. Ma per capire dove sto andando devo prima di tutto chiarire da dove parto. E per me entrambe le questioni sono complicate. Ora ve lo spiego perché. Copio qui il testo di un post che ho scritto sull'altro blog il dicembre scorso, quando di trasferimento e di Svezia non si parlava ancora proprio. Così capite meglio anche il sottotitolo del mio blog. La mia identità sta per complicarsi ancora. O forse no.
Ecco il testo, intitolato "I miei due mondi":
Ecco il testo, intitolato "I miei due mondi":
Da qualche anno ormai che mi divido tra due mondi separati: tra i miei due paesi. Ogni volta che faccio un viaggio dall'Italia all'Ungheria o viceversa, parto da casa e arrivo a casa. E' una condizione alla quale mi sento sempre più attaccata, alla quale sarebbe sempre più pesante rinunciare. In Italia sono un'ungherese, in Ungheria ormai mi considerano una espatriata, italiana per adozione. Ho sostituito tante delle mie abitudini con lo stile di vita italiano, ragiono e sogno in due lingue, tutti e due i paesi mi fanno battere il cuore. E a volte ho la sensazione di aver proprio bisogno di questo mondo sdoppiato per sentire di vivere una vita vera e piena... Ho una doppia chiave di lettura: agli italiani rappresento il confronto con un paese dell'Europa dell'Est, agli ungheresi rappresento il confronto con l'Italia.
Tra i miei due mondi ci sono pochi punti di contatto. In Ungheria non conosco italiani, in Italia non frequento ungheresi (o comunque entrambi sono delle eccezioni). Nei rari momenti di contatto tra i miei due mondi la mia sensazione di avere una doppia vita si intensifica. E proprio in quei momenti che mi sento davvero fortunata ed incredibilmente arricchita da questa condizione...
4 commenti:
Sai, anche all'interno di noi stessi vivono diverse anime tutte insieme, o diversi mondi se cosi vogliamo dire. Non siamo tutto bianco o tutto nero. Come in tutte le cose, secondo me, alla fine bisogna trovare un equilibrio con se stessi
Sono d'accordo con te. Ed è proprio questo il bello della vita! Solo che a volte pesa...
In bocca al lupo per il trasloco e la tua nuova vita, intanto!
Personalmente, dopo aver vissuto in tre Paesi diversi, sto cominciando a staccare quella che é la mia identitá personale da quella che puó essere un' "identitá nazionale" (che poi nel caso dell'Italia é difficile capire cos'é, viste le differenze locali).
Crepi! E hai ragione. Infatti, ci avevo pensato se intitolare il blog "diario di una toscana ungherese in Svezia" o scrivere più semplicemente "italo-ungherese"... ;)
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