venerdì 18 marzo 2011

Feste nazionali

Questa settimana mi sono persa due feste nazionali. Quella ungherese martedì e quella italiana ieri. Il 15 marzo è festa nazionale in Ungheria ogni anno, in memoria della rivoluzione contro l'impero austriaco nell'Ottocento.  Il 15 marzo 1848 il poeta Sándor (Alessandro) Petőfi ha letto il suo Canto nazionale sulle scale del Museo Nazionale a Pest (la parte est di Budapest che all'epoca non fu ancora unita a Buda). Morì qualche tempo dopo in battaglia, a 26 anni. E' il nostro Mameli.

Quindi questa settimana entrambi i miei paesi hanno onorato il proprio sentimento patriottico e un evento dell'Ottocento. Ho visto la satira di Roberto Benigni al Festival di San Remo e sentito il suo discorso sull'origine della bandiera italiana. Lui riconduceva i colori del tricolore all'immagine di Beatrice nella Divina Commedia di Dante. Sapevate che anche la bandiera ungherese ha gli stessi colori? Sono senz'altro tre colori con un significato preciso: il rosso simboleggia la forza, il bianco la fedeltà e il verde la speranza. Ma possono essere anche letti in chiave religiosa, e allora rappresentano le tre virtù teologali: il rosso è la Carità, il bianco la Fede e il verde la Speranza.


Oltre al 15 marzo, l'Ungheria ha altre due feste nazionali (cioé non religiose, ma legate alla storia del paese): il 20 agosto, in cui si festeggia l'incoronazione del primo re ungherese e, sostanzialmente, della nascita dell'Ungheria come paese cristiano (nell'anno 1000 d.C.). (Consiglio la visita dell'Ungheria in quel periodo, ci sono un sacco di eventi culturali.) Vi ricordate la storia del re Stefano raccontata in una rockopera degli anni Ottanta? Infine, il terzo giorno di festa è il 23 ottobre, in memoria della Rivoluzione del 1956 e, per niente casualmente, della proclamazione della Repubblica (non più "popolare") nel 1989.

Curiosamente, la Svezia ha una sola festa nazionale: il 6 giugno. Lo chiamano semplicemente nationaldag, ovvero "giorno nazionale" (anche se fino al 1983 lo chiamavano flaggansdag, il "giorno della bandiera").  Il 6 giugno 1523 fu eletto il re Gustavo I (della dinastia Vasa), e lo considerano il momento della nascita dello stato svedese. Sembra quindi corrispondere al nostro 20 agosto. Si vede che loro di rivoluzioni o liberazioni da commemorare non ne hanno...

In Svezia ci sono però dei c.d. giorni di bandiera, 17 giorni all'anno in cui la bandiera svedese deve essere esposta sugli edifici pubblici, anche se non sono giorni festivi. Sono giorni tipicamente legati alle feste della famiglia reale: onomastico e compleanno del re (28 gennaio e 30 aprile), della regina (8 agosto e 23 dicembre) e della principessa Victoria (12 marzo e 14 luglio), e ad altre occasioni.

Vi lascio con la poesia di Sándor Petőfi menzionata sopra, il Canto nazionale, in originale, recitata dall'attore Imre Sinkovits (molto famoso in Ungheria, un nostro Vittorio Gassman, diciamo), dalla voce bellissima. Così almeno sentite anche un po' di ungherese. :)


E la stessa poesia in una versione cantata da un cantante della beat generation ungherese:

1 commento:

Troppo Svedese ha detto...

Ciao e grazie per la lezione della storia ungherese. Il 6 giugno è ancora anche Svenska flaggans dag. E festeggiamo il 6 giugno anche le costituzioni del 1809 e del 1974. Nel 1809 avevano licenziato il re (a marzo), che stava perdendo una guerra contro i russi, e nel 1974 hanno ridotto, anche in modo formale, il re ad essere solo un simbolo (beati noi!). Magari anche nel 1809, non sono sicuro, ma nel 1974 sicuramente hanno scelto intenzionalmente il 6 giugno.