sabato 28 agosto 2010

E l'esplorazione comincia!

Il mio primo weekend solitario in Svezia è cominciato con una bella giornata di sole oggi. Certo è durata poco, per la sera è arrivata la pioggia, e comunque non pensate a temperature alte come sono adesso in Italia. La massima qui è stata di 20 gradi. In ogni caso, stamattina si stava bene fuori e la città era piena di gente (con le dovute considerazioni, ovviamente). E mi sono approfittata dell'occasione per fare un giro in città e fare un po' di foto.

Già nei giorni precedenti avevo scoperto alcuni bei negozi, e adesso sono tornata a vederli meglio. Il mio preferito in assoluto è un negozio di dischi usati che odora di musica, anche se vende pure film. Tutto costa pochissimo, e adesso sta pure facendo i saldi (io ho speso 131 corone per 6 film, circa 14 euro). E' un locale pieno di LP, CD e DVD, gestito da un ragazzo pelato con la barba a pizzo che sembrava uscita da una rockband (lo vedete nella foto sullo sfondo). Quando sono andata a pagare i dvd mi ha dato un volantino di una fiera di dischi che sarà tenuta in un parco della città sabato prossimo (vedete anche questo nella foto). Bene! Ho già un programma per il mio secondo weekend solitario a Örebro! :)

Poi sono passata a una libreria a comprare un dizionario svedese. L'ho preso italiano-svedese, dato che ungherese-svedese non ce l'avevano (e così almeno poi lo potrà usare anche Gabriele). Mentre facevo la fila alla cassa mi sono accorta che la signora davanti a me si stava comprando due guide di Firenze. Devo dire che mi si è stretto il cuore. Ma poi a rallegrarmi ci ha pensato la cassiera che, vedendo i due libri italo-svedesi che stavo per pagare, mi ha chiesto in italiano: "Sei italiana?" E io: "Beh sì, quasi... più o meno... abbastanza... insomma... ungherese e italiana!" E' venuto fuori che lei invece era italiana del tutto. Del Friuli! Le ho detto che avevo visto l'altra signora comprare due guide di Firenze e, fieramente, che io avevo vissuto lì fino a una settimana fa. Non so se aveva intuito come poteva tirarmi su più facilmente, ma è stata molto efficace la sua risposta: "sì, si sente la cadenza". Non so se sapete, ma questa è una cosa che mi dicono ogni volta che vado fuori dalla Toscana, ma mai in Toscana. Sicuramente ho preso qualcosa dell'accento toscano, ma non tutto, quindi gli "indigeni" mi scoprono subito, mentre gli altri non se ne accorgono.

Conclusione della prima settimana: mi sto ambientando. E tutto sommato sto bene. Basta che non penso a Firenze.

4 commenti:

gattosolitario ha detto...

Sono stato nello stesso negozio : )

Clà ha detto...

Cara Kata,
buona fortuna per la tua avventura in Svezia e complimenti per il blog.
Io sono di Firenze ma adesso vivo a Budapest. Capisco la tua soddisfazione nel sentirti riconoscere l'accento fiorentino. Sono nata a Firenze ma cresciuta per 15 anni in un'altra città. Quando soo tornata a Firenze per l'Università, tutti dicevano che non sembravo fiorentina. A Budapest, invece, lo sentono tutti...;)
A presto,
Claudia

Kata ha detto...

@Gatto: è carino, vero?

@Claudia: ho visto qualche servizio tuo su Economia.hu, un po' vi seguo! Hai un bel lavoro, complimenti! :) Tu hai fatto un percorso in direzione opposta: dall'Italia all'Ungheria. Interessante!

Clà ha detto...

Molto interessante anche seguire le avventure di chi ha aggiunto la Svezia al percorso italo(fiorentino)-ungherese! Grazie per aver guardato i servizi! Se hai critiche/idee sono le benvenute. Lo scopo di Economia.hu e` informare gli italiani sull`Ungheria, andare oltre alle poche notizie che arrivano da noi.
Continuo a seguirti. Il tuo impegno mi motiva molto, specie nello studio della tua bellissima lingua!
A presto!
Claudia