venerdì 26 novembre 2010

Pippi e l'Europa dell'Est: ricordi d'infanzia

Stamattina il Doodle di Google mi informava che Pippi Calzalunghe oggi compie 65 anni. A questo punto devo confessare: prima di iniziare a interessarmi alla Svezia non avevo la minima idea di chi fosse questa Pippi! So che è molto famosa anche in Italia, ma io sono cresciuta in Ungheria e non l'ho mai conosciuta. Eppure anche la versione ungherese di Google la festeggia. Ma io "Harisnyás Pippi" non l'avevo mai sentita nominare quando ero piccola. Allora la cosa mi ha fatto incuriosire: sono l'unica imbecille che non la conosce o da noi davvero non era così popolare? Ho fatto una ricerca veloce su internet, ma non ho trovato granché. Né un video doppiato in ungherese, né un sito ungherese che la celebrasse. Nemmeno su Wikipedia niente... Comunque so che è stato tradotto in ungherese e pure i film sono stati trasmessi in tv, ma non mi sembra così tanto conosciuta. Può darsi che era famosa negli anni Settanta? Dovrei chiedere ai miei...

Astrid Lindgren (1907-2002)
Quindi, sarà stata famosa quarant'anni fa e poi finita nel dimenticatoio? Sinceramente, conoscendo la storia del mio paese, ho i miei dubbi... Sono cresciuta con cartoni completamente diversi dai bambini italiani o svedesi. Infatti, tra i miei amici italiani ha spesso destato stupore che ignoro completamente tutta la cultura "cartonistica" giapponese. Ricordo un allenamento di pallavolo interamente dedicato all'argomento, e ai ragazzi che mi prendevano in giro: come non conosci Mila e Shilo?!? Ebbene sì, non li conoscevo prima di andare in Italia. Sebbene fossimo soltanto a qualche centinaio di chilometri da voi, tra di noi c'era una cortina di ferro. E si sa che ogni dittatura degna di questo nome filtra quello che può arrivare nel paese, cultura e arte in primis.

Adesso colgo l'occasione per farvi vedere che cartoni guardavo io da piccola, insieme ai miei piccoli compagni dei paesi del blocco sovietico. Poi con gli anni Novanta è arrivato il cambio di regime e Disney... (io sono nata nel 1980). A dire la verità, negli Ottanta alcuni cartoni occidentali c'erano già (per esempio i simpaticissimi Puffi, in ungherese: Hupikék törpikék), ma non quelli giapponesi.

A kockásfülű nyúl (Il coniglio dalle orecchie a quadri), cartone animato ungherese:


Süsü, a sárkány (Süsü, il drago): un mito! Qualsiasi ungherese della mia età vi saprebbe cantare a memoria la canzoncina che sentite nell'intro. (E' un film, non una serie.)



Vuk (1981): cartone ungherese (di nuovo un film, non una serie). La storia di una piccola volpe (Vuk è il suo nome) che perde la propria famiglia e deve cavarsela da solo nella foresta.


A nagy ho-ho horgász (Il grande pe-pe pescatore): cartone animato ungherese



Mézga család: un cartone animato ungherese che hanno trasmesso anche in Italia, sotto il titolo La famiglia Mezil (Mézga era troppo difficile?!? Mezil suona turco più che ungherese... anche se è un cognome immaginario).


E per citare anche qualche cartone proveniente da altri paesi compagni che guardavo da piccola:

Lolka és Bolka (in originale Lolek i Bolek): cartone animato polacco muto



Kisvakond a városban (La piccola talpa in città): cartone animato cecoslovacco, qui doppiato in ungherese



E la lista potrebbe continuare ancora a lungo...

13 commenti:

SuomItaly ha detto...

La famiglia Mezil era uno dei miei cartoni preferiti.

Federico ha detto...

Credo che molti cartoni giapponesi non siano arrivati neppure qui in Svezia, e forse da un certo punto di vista non è stato male.
Per quanto riguarda i puffi, esiste una teoria - vera o falsa che sia, non so - che potrebbe far capire il perché non siano stati censurati nel blocco sovietico. Se parla, ad esempio, qui.

Bel post comunque!

VladushK ha detto...

Leggendo il titolo del video di "Lolek i Bolek" si capisce che lo mandavano anche in Romania!

Kata ha detto...

@SuomItaly: anche per me! Ricordo ancora benissimo la volta che i miei mi proibirono di vederla una sera come punizione per aver dato fuoco all'albero di natale. :) (non è finita male la storia, solo si è bruciata un po' una tenda!)

@Federico: cosa hai in contrario ai cartoni giapponesi? Ho letto le pagine che mi hai segnalato. Interessante! Anche se in certi punti un po' forzato...

@Vladushk: sì, infatti, c'è stata una vera e propria circolazione dei cartoni all'interno del blocco sovietico.

Federico ha detto...

Sì, penso anch'io che certi punti siano forzati, ma la teoria è verosimile.

Non ho nulla contro i cartoni giapponesi in generale, alcuni li ho guardati anch'io e sono molto belli. Mi riferivo più che altro a certi cartoni (tipo Sailor Moon, Pokemon, Dragon Ball, ed altri) che - a mio modestissimo parere - fanno soltanto rincretinire i bambini. Probabilmente perché alcuni sono stati prodotti per un pubblico adulto.
Buon weekend!

Troppo Svedese ha detto...

Interessante, davvero. Prima del 1987 avevamo solo due canali in lingua svedese in questo Paese e non avevamo niente cartoni animati giapponese. Molte persone cresciute in Svezia durante gli anni '70 e '80 dicono che per i bambini c'erano sempre solo degli "animerade tjeckiska dockfilmer" (film animati cechi con delle bambole). Avevamo anche Dottor Snuggles, ma raramente, e il professor Baltazar (jugoslavo).

Pippi sarebbe impossibile in una dittatura. È molto ricca, non va a scuola, prende in giro dei poliziotti e anche l'impiegata del comune che vuole metterla in una famiglia. Pippi abita da sola siccome la mamma è morta e il papà fa il marinaio. Proprio come non si doveva fare in Ungheria durante la guerra fredda. Un altro personaggio di Lindgren però era molto famoso e popolare nell'Unione Sovietica e lo è ancora nei Paesi che ne facevano parte: Karlsson sul tetto (Karlsson på taket). Anche Karlsson però è molto scortese, ma solo con Lillebror (Fratellino). Il povero Lillebror viene sempre sfruttato e nessuno gli crede quando racconta di Karlsson.

gattosolitario ha detto...

Sai che ascoltando questi cartoni mi sembra che parlino in finlandese in alcuni momenti ? La famosa radice "ungro-finnica" :D

Kata ha detto...

@Federico: Pokemon e Dragon Ball sono arrivati anche in Ungheria, e infatti mi ricordo la polemica che ha suscitato. Molti li ritenevano dannosi. Ma questi sono cartoni più nuovi, della seconda metà degli anni Novanta, quando io ormai non li guardavo più.

@Troppo Svedese: film animati cechi nel senso che della Cecoslovacchia? E un altro jugoslavo? Putroppo non so niente dei vostri rapporti con l'Unione Sovietica durante la Guerra fredda. E' un argomento da approfondire...

@Gattosolitario: ve l'avevo detto io che suona un po' come il finlandese :)

Troppo Svedese ha detto...

@Kata: Ovviamente avevo torto, avevano anche Pippi nell'Unione Sovietica. Ma si comporta male e proprio come una capitalista, direi.

In svedese si diceva spesso, informalmente, ''tjecker'' sui ''tjeckoslovaker'' quando esisteva la Cecoslovacchia. Cercherò ora di spiegare sui film animati, ma è difficile. Probabilmente pochi film animati erano cecoslovachi e probabilmente raramente si poteva guardarli. Ma si dice spesso che c'erano sempre, ma in un modo ironico. ''Tjeckiska dockfilmer'' è un concetto tra noi che siamo cresciuti in Svezia durante gli anni '70 e gli anni '80, ma sappiamo che non era sempre così. Esageriamo intenzionalmente. Ieri ho googleato ''tjeckiska dockfilmer'' e ho trovato alcune cose buffe. Voglio anche dire che questi film sono prodotti con la tecnica del ''passo uno'' e gli attori erano dei pupazzi (dockor). Allora, ho googleato e ho trovato delle cose ironiche. Una pagina facebook che si chiama ''Tjeckiska svartvita dockfilmer (helst dubbade till ungerska)'' (ovviamente una pagina ironica). La pagina opposta si chiama ''Allt, utom tjeckiska animerade dockfilmer'' (Tutto, tranne ...). Kata, tutti noi piccoli svedesi volevamo vedere i film disneyani, ma abbiamo solo avuto 'sti film della Cecoslovachia. Che tragedia! Ogni anno c'era solo un'ora con dei film Disney, il 24 dicembre. Esiste ancora, ma i piccoli ormai può sempre vedere cosa vogliono e allora per loro non è un'ora sacra, com'era per noi.

Il creatore del professor Baltazar era un croato. Lo so ora, ma nel 1981 non sapevo nulla. Lo guardavo e basta.

Kata, non capisco cosa intendi con il commento sui nostri rapporti con Mosca e allora non ne scrivo nulla. Ma ne avrei potuto scrivere moltissimo.

Kata ha detto...

@Troppo Svedese: Quindi Pippi nell'Unione Sovietica sarebbe stata trasmessa come esempio cattivo e la gente lo capiva? Mah...

Sì, il commento sui vostri rapporti con Mosca era una curiosità molto generica. Ovviamente è un argomento molto vasto.

Allora Disney non piaceva tanto neanche ai socialdemocratici svedesi? :)

Troppo Svedese ha detto...

@Kata: Non so tanto su Pippi nell'Unione Sovietica, ho solo letto ieri che hanno prodotto negli anni ottanta un film (prima di Gorbaciov). Magari hanno omesso certe cose, magari il suo stile di vita è troppo fantastico per poter minacciare una dittatura del genere.

Vorrei scrivere un po' su i nostri rapporti col grande potere dell'est dopo la seconda guerra mondiale. Avevamo paura. Suppongo che tu conosca il caso di Raoul Wallenberg. In Svezia ormai si dice che il ministro degli esteri, Östen Undén, non abbia fatto abbastanza per riportare a casa Wallenberg. Recentemente ho letto che c'era almeno un caso analogo svizzero e che gli svizzeri sono riusciti a salvare il loro diplomato non rinunciandosi. Il fratello di mia nonna è stato preso dai russi anche lui, a Berlino. Faceva il giornalista ed era andato alla capitale tedesca ad aprile nel 1945 per scrivere sulla fine del Terzo Reich. Abitava in una villa a Wannsee e dopo alcuni mesi i russi l'hanno preso accusandolo di fare la spia per l'OSS. L'hanno messo in un campo a Krasnogorsk dove stava insieme a molti tedeschi. Al ritorno a Stoccolma nel 1946 ha offerto le sue infomazioni al ministero degli esteri ma con poco successo. Durante la guerra avevamo aiutato i finlandesi 1939-1940 e poi anche i tedeschi. Il re Gustavo V nel 1941 ha perfino personalmente ringraziato Hitler per aver attaccato i bolscevichi. Dopo la guerra aiutavamo gli Stati Uniti e abbiamo pagato con due aerei nel 1952. La prima spiava e la seconda stava cercando la prima. Ufficialmente eravamo neutrali, ma non era mai così. Mia madre mi ha detto che alla morte di Stalin i miei nonni erano molto felici. Avevano sempre paura di lui. Quando i russi avanzavano contro i finlandesi nel 1940 e nel 1944 molti svedesi credevano che avrebbero continuato a prendere anche noi. Paura, paura e ancora paura. Credo che gli americani e i brittanici non avevessero mai riconosciuto l'annessione degli stati baltici, ma la Svezia sì. A novembre del 1989 il nostro ministro degli esteri, Sten Andersson, ha detto che questi tre stati non erano occupati dall'Unione Sovietica. Le due spie svedesi più famosi erano Stig Wennerström (arrestato nel 1963) e Stig Bergling (1979). Hanno rivelato tutto ai russi e sono molto odiati. Il nostro governo era preoccupato nel 1964 e voleva accelerare il processo contro Wennerström siccome aspettava una visita ufficiale di Krusciov. Aveva paura che sarebbe stato brutto agli occhi del segretario generale se stava la sua spia in tribunale.

Il giornalista Johan Hakelius spiega bene, in un articolo del 2006, com'era in Svezia prima degli anni novanta. Sta cercando di spiegare al propro figlio e dice: ”Jo, det är svårt för dig att förstå, men på den tiden fanns bara två tv-kanaler och tecknad film, särskilt amerikansk, var inte att tänka på, annat än på julafton, och reklam i tv, det var förbjudet, och halva den svenska handelsbalansen bestod av importerad dockfilm från Tjeckoslovakien och…” (riassunto: È difficile per te capire, ma allora esisteva solo due canali televisivi e i cartoni animati, soprattutto quelli statunitensi, proprio non era da pensare, tranne alla vigilia di Natale, ed era proibita la pubblicità in tv, e la metà della bilancia commerciale svedese consisteva dei film animati della Cecoslovachia e ...) L'economia svedese era un misto tra l'economia del mercato e l'economia pianificata. Il partito socialdemocratico sapeva sempre meglio. :)

Kata ha detto...

@Troppo Svedese: wow, grazie di questo lungo racconto! :)
Allora hanno girato la loro versione di Pippi in Unione Sovietica... interessante!
Sì, conosco Wallenberg. A Budapest c'è anche una via che porta il suo nome e un rilievo commemorativo in bronzo:
http://disappearingbudapest.blogspot.com/2010/11/kiss-tel-aviv.html

Per quanto riguarda l'affermazione di Andersson: cosa intendeva per "non erano occupati dall'Unione Sovietica"? Che sono i paesi baltici sono stati inglobati con il consenso degli stessi?

E un'ultima considerazione: meno male che per la Svezia la paura non è mai diventata realtà. Siete stati fortunati. Decisamente.

Troppo Svedese ha detto...

@Kata: Grazie, sono stato una volta a Budapest e allora ho fotografato anch'io il rilievo di Wallenberg. :)

Ho dimenticato scrivere che nel 1981, all'improvviso, un sottomarino sovietico si è incagliato nella zona militare che si trova intorno alla nostra base marina, magari quella più importante, a Karlskrona. Dopo alcuni giorni pieni di diplomazia ha lasciato le nostre acque.

A novembre del 1989, allora proprio durante la liberazione pacifica dell'Europa centrale, Sten Andersson si trovava in Estonia e ha detto "L'Estonia non è occupata". Dopo ha detto che abbia inteso che secondo il diritto internazionale formalmente non era occupata e invece era annessa. Ovviamente una grande gaffe.

Hai ragione, abbiamo veramente avuto fortuna e ne dobbiamo essere consapevoli. E dobbiamo essere umili.