Questo weekend ho avuto la prima visita da casa. E' venuta mia mamma (insieme al suo compagno) a trovarmi. Arrivati venerdì pomeriggio e ripartiti stamattina, quindi giusto per passare il weekend insieme e per vedere dove sono finita adesso. Loro hanno già dormito nella casa nuova, almeno me l'hanno resa un po' vissuta. Ho le chiavi dalla fine di settembre, ma mi ci trasferisco definitivamente solo giovedì, quando arriva Gabriele. Finalmente un trasloco che posso fare con più calma! Ma adesso volevo raccontare del weekend...
Abbiamo avuto fortuna con il tempo, perché anche se entrambe le giornate sono iniziate con un cielo coperto e grigio, poi per il pomeriggio è uscito il sole. Con il sole e i colori dell'autunno la Svezia è un'autentica meraviglia! Per me lo è l'autunno in generale, ma qui i colori delle foglie sembrano ancora più accese.
Sabato siamo stati in giro per la città di Örebro. Abbiamo passato diverso tempo nel Wadköping, un museo all'aperto dove hanno raccolto alcune case vecchie della città e in ognuno hanno allestito delle mostre per far vedere al visitatore come si viveva secoli fa e dei negozi di artigianato locale, nonché un antiquario di libri. Si trova lungo il fiume Svartån, in mezzo a un bellissimo parco che ha vinto il titolo del parco più bello Svezia nel 2004.
Wadköping (Örebro) |
Leggendo un po' su internet ho scoperto che il museo deve il suo nome allo scrittore Hjalmar Bergman, uno dei maggior esponenti della letteratura svedese dell'inizio Novecento che ha dedicato una serie di romanzi a una cittadina fittizia della Svezia centrale, chiamata Wadköping. (Il museo è stato istituito nel 1965.) Una curiosità che mi indurrà a fare ulteriori indagini è che Bergman visse sei anni della sua vita a Firenze, e lo ricorda una targa sul palazzo dove abitava. Da scoprire la prossima volta che capito in centro a Firenze! Il tipo mi incuriosisce anche perché è contemporaneo del mio poeta ungherese preferito, e la sua foto mi ha subito ricordato lui (Endre Ady) anche fisicamente. Vedete un po' voi se non si assomigliano: una foto di Bergman e una foto di Ady. Sarà anche lo stile delle fotografie dell'epoca...
Ma tornando al weekend: domenica poi abbiamo fatto una gita fuori porta. Dopo aver consultato la mia guida della Svezia (Lonely Planet), ho scelto la direzione ovest. Destinazione: il lago Vänern, il lago più grande della Svezia (5.650 km2), più precisamente la città di Karlstad alla sua estremità nord. Qui in riva a uno dei numerosi canali che portano al fiume abbiamo visto una serie palazzi moderni che avevano il porticello privato, con le barche a motore sotto casa.
Poi abbiamo un visto un altro bellissimo parco (in Svezia non mancano), sempre a Karlstad, con tanto di parco giochi, minizoo, teatro all'aperto, villaggio d'epoca ricostruito e casa degli uccelli con tutte le spiegazioni per i bambini. Sulla strada di ritorno ci siamo fermati a Kristinehamn a vedere una statua di Picasso esposta sulla riva del lago per accogliere le barche approdano nel porto. E' la statua più grande di Picasso, alta 15 metri, fatta di calcestruzzo, che è stato però solo ideato da Picasso e realizzato da un altro scultore norvegese, Carl Nesjar, amico di Picasso (nel 1965).
Ma la tappa a Kristinehamn è stata interessante e meritevole non tanto per Picasso (che a dire il vero non capisco, e non mi sono mai neanche impegnata per capirlo), ma piuttosto per le casette di legno lungo la riva del lago, veramente idilliache. Ecco due esempi:
In generale c'era poca gente in giro, e ogni posto mi ha dato l'impressione di essere stato ideato per l'estate. Gli svedesi sembrano un popolo che dorme la metà dell'anno per poter stare sveglio l'altra metà. Un popolo che vive in simbiosi con la natura. Adesso purtroppo inizia il periodo del letargo, ma credo che quando arriva l'estate diventi il paese delle meraviglie.
L'ultima tappa sulla via di ritorno è stata l'ultima casa di Alfred Nobel, trasformata in un museo, vicino a Karlskoga. Purtroppo era chiuso e non c'era un'anima viva nei dintorni, ma abbiamo fatto una passeggiata tra i diversi edifici lo stesso. Lì abbiamo trovato anche questo cartello che indica la distanza dei luoghi della vita Alfred Nobel:
In generale c'era poca gente in giro, e ogni posto mi ha dato l'impressione di essere stato ideato per l'estate. Gli svedesi sembrano un popolo che dorme la metà dell'anno per poter stare sveglio l'altra metà. Un popolo che vive in simbiosi con la natura. Adesso purtroppo inizia il periodo del letargo, ma credo che quando arriva l'estate diventi il paese delle meraviglie.
5 commenti:
Peccato che l'estate dura due mesi :D Ed anche lí non ti aspettare molto, é tutto molto silenzioso, calmo, deserto, disabitato. Che é poi gran parte del suo fascino.
Ho cercato un po' di qua e un po' di là e sono sicuro che questa volta ha torto Wikipedia. Frequentava spesso Firenze Bergman, soprattutto d'inverno, ma non aveva lì la casa permanentemente per sei anni. Non vuol dire che non è interessante leggere ciò che hai scritto però.
@Troppo Svedese: allora forse niente targa neanche... :( Comunque il collegamento tra lui e Firenze c'è sicuramente. In rete ho trovato un simposio organizzato nel 2007 all'Università di Firenze intitolato "Hjalmar Bergman och Firenze", e nel 1906 scrisse un romanzo su Savonarola.
Vedi questa dispensa (a p. 6):
http://fenzi.dssg.unifi.it/dip/materiali/2320/Dispensa%20letteratura%20Nord%202.doc
È molto probabile che ci sia la targa. Sono più o meno sicuro. La frase sulla targa è scritta da una persona che non ha scritto nient'altro nella voce wikipediana di Bergman. Magari l'ha scritta una persona che abita vicino e che l'ha vista molte volte. Si può sempre dibattare cosa vuol dire abitare in un luogo. Ho solo inteso che non abitava lì per sei anni nello stesso modo come abitiamo noi ormai in un indirizzo. Era quasi sempre in giro e (ora non voglio scrivere di più su questo perché ho appena trovato questo: http://www.petiteplaisance.it/libri/021-040/022/int022.html). Allora, la targa si trova in Via Dei Serragli 162. Haglund è svedese e almeno alcuni anni fa insegnava la lingua svedese in un'università italiana. Le ho parlato una volta. Problema risolto! Avevo dei dubbi sulla voce wikipediana in italiano perché la voce corrispondente in svedese diceva altro e siccome la presentazione di Bergman sul sito della casa editrice Atrium Förlag diceva altro anche quella.
Mitico Google Maps!!! Con il street view sono riuscita a trovare la targa! Ecco il link:
http://maps.google.com/maps?q=Via+Dei+Serragli+162+a+Firenze&oe=utf-8&client=firefox-a&ie=UTF8&hq=&hnear=Via+dei+Serragli,+162,+50125+Firenze,+Toscana,+Italia&ei=lb20TPvFBMLqOZTl4eMJ&ved=0CBUQ8gEwAA&ll=43.762385,11.242747&spn=0.002673,0.006899&z=17&layer=c&cbll=43.762491,11.242805&panoid=0l4BO5Jt88CBlcaHLqPzJg&cbp=12,248.3,,2,-25.58
Poi a novembre quando sarò a Firenze le farò una foto più decente. Che ganzo! Il primo collegamento che ho trovato tra Örebro e Firenze. Certo il mondo è piccolo...
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