Alla faccia della mia promessa di novembre, presto ho abbandonato l'idea dei post etimologici-comparati. Cioè, in realtà, non è stata l'idea ad essere abbandonata ma la sua realizzazione. Per gli stessi motivi per cui ho un po' abbandonato il blog in generale. Na de sebaj, direbbe un ungherese (che significa circa 'però nessun problema'), non è mai tardi per recuperare. Allora colgo l'occasione della recente festa per raccontarvi l'origine di una parola: della Pasqua, appunto. Il nome di questa festività è simile in italiano (Pasqua) e svedese (Påsk), di radice comune, è però molto diverso in inglese (Easter) e ungherese (Húsvét), il che mi ha incuriosita e spinta ad approfondire.
Pasqua e Påsk derivano dall'aramaico pasha! Trasmesso alle lingue europee dall'ebraico, attraverso il greco, quindi un bel viaggio lungo. La parola significa 'passaggio'. L'ebraico pesach è una festa che commemora la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù egiziana. Passaggio, quindi, nel senso concreto, con riferimento all'uscita dall'Egitto grazie a Mosé. Nel cristianesimo divenne la festività che tutti conoscete bene. E' la celebrazione della resurrezione di Gesù e, quindi, passaggio in un senso spirituale dalla vita terrena alla terra promessa del cielo. Lo svedese, insieme alle altre lingue scandinave, ma al contrario del tedesco e dell'inglese, ha preso la parola dal latino, o comunque da una delle lingue latine.
In ungherese la parola húsvét è legata alla festività cristiana, ma non sta ad indicare un concetto spirituale come la resurrezione o altre cose simili. Ha un significato molto più "terra-terra". Vuol dire letteralmente (ri)presa (vét) della carne (hús), cioè il fatto di tornare a mangiare la carne dopo un lungo periodo di digiuno che precede la Pasqua. Ormai gli ungheresi non ci pensano più, essendo una parola abbastanza corta, è facile non rendersi conto del suo significato originale. Mostra una certa pragmaticità rispetto alla parola italiana che invece ha un significato spirituale. Si dice che húsvét sia una traduzione dalle lingue slave meridionali (la Slovenia e la Croazia oltre ad essere paesi confinanti, furono parte dell'Impero austro-ungarico per secoli).
Infine, Easter è un'antica parola inglese, di origine pagana. Eastre è il nome di una dea che veniva celebrata il giorno dell'equinozio di primavera. Easter a sua volta deriva dal proto-germanico Austron. Insomma, una parola germanica che non ha niente a che vedere con l'aramaico pasha o l'ebraico pesach.
Trovo molto affascinante come l'etimologia possa aiutare a capire la nostra storia e trovare le nostre radici. L'origine della parola 'Pasqua' mostra chiaramente che alcune festività pagane ed ebraiche sono state trasformate in festività cristiane successivamente. Di questa "cristianizzazione" delle feste hanno scritto in molti, quindi io mi limito a riportare qualche link per chi ha voglia di approfondire:
Infine, Easter è un'antica parola inglese, di origine pagana. Eastre è il nome di una dea che veniva celebrata il giorno dell'equinozio di primavera. Easter a sua volta deriva dal proto-germanico Austron. Insomma, una parola germanica che non ha niente a che vedere con l'aramaico pasha o l'ebraico pesach.
Trovo molto affascinante come l'etimologia possa aiutare a capire la nostra storia e trovare le nostre radici. L'origine della parola 'Pasqua' mostra chiaramente che alcune festività pagane ed ebraiche sono state trasformate in festività cristiane successivamente. Di questa "cristianizzazione" delle feste hanno scritto in molti, quindi io mi limito a riportare qualche link per chi ha voglia di approfondire:
- Origini pagane di alcune festività cristiane
- L'equinozio di primavera e la Dea Eostre
- Christianity and Paganism (su Wikipedia)
- Christian Feast Days and Their Relationship to Pagan Holidays
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