Usando quattro lingue quotidianamente (italiano, ungherese, svedese, inglese, in questo periodo in quest'ordine), scopro mille loro piccole particolarità che sarebbero da approfondire. Ovviamente appena scoperte, me le scordo puntualmente. Così ho deciso di prenderne nota subito nel mio cellulare, e quale posto migliore se non il blog per fare qualche piccola ricerca linguistica ogni tanto? Così mi metto in ordine le idee, le immortalo e le condivido con altri.
Si tratterà di riflessioni linguistiche (ne ho già scritte tante in realtà) che possono riguardare qualsiasi di queste quattro lingue, alcune di esse o anche tutte. Questioni etimologiche o grammaticali, espressioni particolari, problemi di traduzione, la pronuncia, ecc. Accanto a una bambina di pochi mesi non c'è molto tempo da dedicare a questi passatempi, quindi una curiosità alla volta, ogni tanto. Ho già annotato diverse cosette. Cominciamo con questa.
L'importante è vincere
Chi di voi conosce lo svedese probabilmente ha già notato che in italiano non c'è differenza tra vincere una partita o vincere alla lotteria. Nel senso che si usa lo stesso verbo. Anche in inglese puoi vincere una gara (to win a competition) o l'attenzione di qualcuno (to win the attention of someone), non importa, sempre vincere è. In svedese e in ungherese, però, ci sono due verbi che significano 'vincere' e non sono completamente interscambiabili. Perché 'vincere' può riferirsi a due concetti diversi: si può vincere contro qualcuno o qualcosa (in una competizione o in una guerra), oppure si può vincere nel senso di guadagnare (un premio o l'attenzione di qualcuno, per esempio). Nel primo caso lo svedese usa il verbo att besegra, l'ungherese il verbo győzni. Per il secondo caso lo svedese ha il verbo att vinna e l'ungherese il verbo nyerni.
Questi due verbi in certi contesti possono essere sinonimi, in altri è un errore scambiarli. Vinna e nyerni ('vincere' nel senso di 'guadagnare') hanno un significato più ampio, e possono spesso essere usati al posto di besegra o győzni, ma non è vero il contrario. Un giocatore dopo una vittoria potrà esultare dicendo 'Nyertünk!' ('Abbiamo vinto!'), ma quasi certamente dirà 'Győztünk!' che è un verbo più forte. Non si può però usare il verbo győzni per dire che hai vinto alla lotteria o che vuoi vincere l'attenzione di qualcuno. Anche perché uno (nyerni/vinna = vincere qualcosa) è un verbo transitivo, l'altro (győzni/besegra = vincere contro qualcosa/qualcuno) no. 'Trionfare' può forse essere una buona traduzione del secondo in certi contesti, ma non sempre. 'Trionfare' è una parola ancora più forte, vuol dire stravincere, vincere clamorosamente. Győzni/besegra non necessariamente. (Lo svedese conosce anche il verbo triumfera, mentre in ungherese si direbbe diadalmaskodni.)
Questo è uno di quei casi che fanno capire che se conosci una lingua sola, certi problemi non ti poni neanche. Spesso è il confronto con altre lingue che ti fa capire certi limiti o, al contrario, ricchezze della tua lingua. Inoltre, questo è uno di quei casi in cui la mia lingua mi ha aiutata a comprendere meglio lo svedese.
1 commento:
Bene :-)
Io conosco l'italiano, l'olandese, russo e pochi di svedese.
L'olandese é la mia 4ª lingua. Sono dirti che l'olandese é praticamente quasi identico dell'inglese.
L'italiano é la mia madrelingua.
Lo svedese la mia 2ª lingua, ed é abbastanza semplice per me.
E il russo la mia 3ª lingua, ed é difficilissimo per noi italiani!
Se la tua madrelingua ha scrittura cirillica e declinazioni (come l'ucraino o il bielorusso), sei a campo vinto, come si dice da noi in Italia :-)
Con i miei figli ancora piccoli, c'é ancora tempo per imparare tutte queste lingue...
Anna Maria da Predappio (FC).
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