Letteralmente. Nel senso che il sole splende continuamente. Mentre il resto d'Europa soffre per la perseveranza dell'inverno, in Svezia è tutto tranquillo. Mai visto così tanto sole in questo paese da quando sono qui. Fa freddissimo, intendiamoci, ma chi se ne frega quando splende il sole! Comunque ci vorrà ancora un po' di tempo perché si sciolga tutto il ghiaccio e tutta la neve. Ma siamo sulla buona strada. (Se non rinevica...)
In Ungheria la settimana scorsa una bufera di neve ha bloccato il paese per due giorni. Alla mia famiglia e amici ungheresi, quindi, tocca festeggiare la Pasqua con la neve. Infatti, su Facebook girano molti fotomontaggi scherzosi che prendono spunto da questa situazione insolita. Così, per esempio questo verso pasquale:
Oltre alla traduzione serve anche una spiegazione. Sull'immagine c'è una "poesia da innaffiatura" (locsolóvers). E' una tradizione in alcuni paesi dell'Europa centrale (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) dove il giorno di Pasquetta i maschi fanno un giro di visite alle amiche e parenti femmine, recitando una poesia (spesso scherzosa) e spruzzandole un po' di acqua o profumo. (Vedete una spiegazione più ampia su Wikipedia della versione polacca di questa tradizione, in inglese.) Di queste poesie ce ne sono tantissime, molti le personalizzano, ma hanno in comune il tema dell'arrivo della primavera e la richiesta di permesso per "innaffiare". Un po' come nel gioco del dolcetto-scherzetto di Halloween, i ragazzi dopo aver recitato la poesia e "innaffiato" la fanciulla, ricevono qualcosa in cambio. In questo caso generalmente un uovo di pasqua dipinto e decorato (la decorazione delle uova è un altro elemento importante della tradizione pasquale, in Ungheria come in molti altri paesi europei).
Allora, venendo al punto, la "poesia da innaffiatura" che vedete nell'immagine è una ricomposizione di una delle poesie pasquali più famose, conosciuta da tutti gli ungheresi, piccoli e grandi. Questa versione "invernalizzata" recita (più o meno, traduzione mia): "Camminavo su una discesa innevata, / Ho visto pure una slavina, / Stava per travolgermi, / E' permesso innaffiare?". (L'originale recita: "Camminavo in un bosco verde, / Ho visto una viola blu, / Stava per appassire, / E' permesso innaffiare?") Ovviamente in ungherese entrambi le versioni hanno le rime.
Uova di Pasqua decorate con motivi ungheresi
7 commenti:
Che belle uova!
Mi ha fatto sorridere sta cosa dell'innaffiare, mi sembra una metafora... :)
@Morgaine: A dire il vero non cosa sia il significato dell'innaffiatura... Tu a che metafora pensi?
Anche a me sembrerebbe una metafora. È comunque una bella tradizione che non conoscevo!
Per il marzo splendido sono d'accordissimo: poco importa del freddo se c'è questo sole!
Buon långfredag!
Ho fatto un po' di ricerca sul significato dell'innaffiatura. Oggi si spruzza un po' di acqua o profumo addosso alle ragazze, ma originalmente si tiravano le secchiate d'acqua. :)
Ho trovato tre spiegazioni. Una dice che è un augurio di fertilità (e immagino che sia stata questa la vostra idea di metafora), le altre due invece riguardano la religione cristiana. Secondo una leggenda i soldati volevano far tacere le donne che portavano in giro la notizia della resurrezione di Gesù tirando loro delle secchiate d'acqua. In alternativa, una spiegazione un po' più scontata, sarebbe il simbolo del battesimo, ma in questo caso non so che c'entra la Pasqua...
Buon Långfredag anche a voi! :)
Si, io pensavo ad una metafora di fertilitá, visto che i giovanotti 'annaffiano' le ragazze ;)
buona pasqua!
Post fantastico, soprattutto la "poesia da innaffiatura" :D Per quello che riguarda il significato dell'innaffiatura, anche il mio insegnante di storia al liceo lo spieghò come augurio di fertilità :)
Domani dipingerò le uova, così domenica le metteremo sul tavolo da pranzo, avendo anche un po' di Pasqua ungherese con noi :)
Buona Pasqua! Áldott húsvétot!
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